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Linee guida ESC/EAS per la gestione delle dislipidemie (2019)


Come modificare lo stile di vita 

Consumare più verdura, frutta, noci, legumi, pesce, oli vegetali (non tropicali), yogurt e prodotti integrali e meno carne rossa e carne lavorata, cereali raffinati e sale riduce il rischio di eventi cardiovascolari, così come sostituire i grassi animali con grassi vegetali e grassi polinsaturi.
La dieta mediterrane a la DASH (Dietary Approach to Stop Hypertension) sono efficaci nel ridurre i fattori di rischio cardiovascolare. La differenza principale tra i due regimi dietetici è l'enfasi della dieta mediterranea sull'olio d'oliva.
I grassi saturi, che si trovano generalmente nei prodotti di origine animale e negli oli tropicali (es. olio di palma e di cocco), alzano i livelli di colesterolo LDL nel sangue, così come gli acidi grassi trans che si trovano in basse quantità (<5% dei grassi totali) in latticini e carni derivati da ruminanti e soprattutto i grassi parzialmente idrogenati di orgine industriale (es. margarina). Sostituire i grassi saturi nella dieta con grassi insaturi (es. olio di oliva, cartamo, girasole, colza, lino, mais, soia) ha un impatto positivo sull'LDL. L'esercizio fisico e la riduzione del peso corporeo influiscono sull'LDL in maniera minore (in persone obese si ha una riduzione di 8 mg/dl ogni 10 kg persi), ma hanno un impatto su altri fattori di rischio (ipertensione, diabete).
La riduzione del peso migliora la sensibilità all'insulina e diminuisce i livelli di trigliceridi (TG). L'effetto dell'attività fisica è ancora maggiore. L'assunzione di alcol ha un impatto negativo sui livelli di TG così come l'assunzione di zuccheri semplici aggiunti quale il fruttosio.
La riduzione del peso porta a un aumento dei livelli di HDL (+ 0.4 mg/dl ogni kg perso stabilmente).

Raccomandazioni per migliorare il profilo lipidico

Ridurre l'introito calori e aumentare il dispendio energetico. Ridurre il peso riducendo il consumo di alimenti a elevata densità calorica, inducendo un deficit di 300-500 kcal al giorno. SI consiglia un'attività fisica moderata intensa per almeno 30 minuti ogni giorno.
Evitare i grassi trans e limitare i grassi saturi. Le fonti di grassi dovrebbero essere principalmente gli acidi grassi polinsaturi, in particolare omega-3 e omega-6.
Il consumo di carboidrati ha un effetto neutro sull'LDL, ma un eccesso può influenzare negativamente trigliceridi e HDL. Le fibre solubili, contenute in frutta, verdura, cereali integrali quali orzo e avena ha un effetto ipocolesterolemizzante. L'apporto di carboidrati consigliato è del 45-55% dell'energia. Un apporto di fibra con l'alimentazione pari a 25-40 g è efficace e raccomandato nel controllo dei livelli di lipidi nel sangue. Non è giustificato consigliare una dieta a contenuto di carboidrati molto basso.
E' accettabile, se non vi è ipertrigliceridemia, un consumo moderato (1 unità).
Smettere di fumare ha chiari benefici sul rischio cardiovascolare e in particolare sui livelli di HDL.

Integratori e alimenti funzionali

Gli steroli vegetali competono con il colesterolo a livello di assorbimento intestinale, modulando così i livelli di colesterolo totale e si trovano naturalmente in olii vegetali e in piccole quantità in verdura, frutta, cereali e legumi. Un consumo di almeno 2g/die al pasto principale può ridurre il colesterolo totale e LDL del 7-10%.
Il riso rosso fermentato ha un effetto ipocolesterolemico dovuto a un meccanismo simile alle statine delle monacoline. I diversi preparati di riso rosso hanno però un contenuto variabile di principio attivo e possono contenere contaminanti. Si sono osservati effetti collaterali simili alle statine.
I beta-glucani, fibra viscosa contenuta in orza e avena, possono abbassare il colesterolo totale e LDL. Il dosaggio per avere effetti clinicamente rilevanti (riduzione del 3-5% dell'LDL) varia da 3-10 g/die.
L'effetto ipocolesterolemizzante della soia è dovuto al suo contenuto in isoflavoni e fitoestrogeni, che però si riducono progressivamente con la sua lavorazione.
I policosanoli sono sostanze naturali che vengono estratte dalla canna da zucchero e da alcuni sottoprodotti della lavorazione dei cereali (germi di grano, cera di riso).Studi non hanno evidenziato un effetto significativo sul profilo lipidico nel sangue. L'efficacia della berberina nel trattamento delle dislipidemie necessita di ulteriori validazioni, anche in merito alla sua biodisponibilità.
Il consumo di pesce (almeno 2 volte alla settimana) e di vegetali ricchi di omega-3 (noci, verdure a foglia verde, olii di semi) è associato a una riduzione del rischio di morte cardiovascolare e ictus. Non ha un impatto però sul profilo lipidico. Dosi farmacologiche di acidi grassi omega-3 a lunga catena (2-3 g/die) riducono i livelli di trigliceridi del 30% e riducono la risposta lipemica post prandiale, ma ad alti livelli potrebbero aumentare l'LDL.
Scarica le linee guida ESC/EAS (pdf. 2.5Mb)
Ultimo aggiornamento: 31/01/2020
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