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Gestione del latte materno negli asili nido/micronidi/nidi famiglia

Il latte materno garantisce una nutrizione ideale, una crescita sana ed uno sviluppo ottimale, offrendo benefici a medio e lungo termine per il bambino ed effetti favorevoli per lo stato di salute per la madre.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che i bambini siano allattati esclusivamente al seno fino ad almeno sei mesi e che il latte materno rimanga la scelta prioritaria anche dopo l'introduzione di alimenti complementari , fino ai due anni di vita ed oltre, proseguendo comunque finché mamma e bambino lo desiderino.

La tutela della maternità è normata dal D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 che consente i riposi orari giornalieri alle donne che vogliono continuare ad allattare alla ripresa dell’attività lavorativa (art. 39).

In occasione della ripresa dell’anno scolastico e allo scopo di promuovere l’allattamento, si riportano le indicazioni operative relative alla gestione del latte materno per le mamme e per gli operatori del nido.

Indicazioni operative per le mamme

  • Il latte può essere estratto con due tecniche principali: spremitura manuale e utilizzo del tiralatte, manuale o elettrico.
  • Lavare accuratamente le mani prima di ogni raccolta di latte.
  • Per facilitare la spremitura del latte, può essere utile applicare per qualche minuto un panno caldo (fai attenzione che non scotti) sul seno, fare un bagno o una doccia caldi, massaggiare delicatamente il seno per circa 1-2 minuti.
  • Procedere all’estrazione del latte con il metodo di spremitura manuale o con il tiralatte (per approfondire le tecniche di spremitura  consultare il documento ”Allattare al seno - Un investimento per la vita”.
  • Raccogliere il latte in apposito contenitore pulito e sterile  adatto al contatto con gli alimenti di plastica o di vetro e a chiusura ermetica.
  • Utilizzare un contenitore per ogni pasto. Nel caso si dovesse congelare il latte, il contenitore non deve essere riempito fino all’orlo perché il congelamento determina un aumento di volume e ciò potrebbe causare rotture del recipiente.
  • Terminata la raccolta del latte, chiudere il contenitore con apposito coperchio o dispositivo di chiusura.
  • Apporre su ogni contenitore un’etichetta con il nome del bambino, la data della raccolta e la data ultima per l’utilizzo in modo da somministrare prima quelli più vecchi.
 Durata  Modalità e temperature di conservazione
 3-4 h  A temperatura ambiente <25 ° C
 24 h  A temperature <15 °C (per es. in borsa termica con blocchetti refrigeranti)
 24 h  In frigorifero a 0-4°C nel caso di latte scongelato
 fino a 4 giorni  In frigorifero a 0-4 °C nel caso di latte fresco
 3 mesi  Nel settore freezer (***) a -18°C con sportello autonomo dentro un frigorifero
6 mesi In un freezer(****) a -20°C

Il latte materno congelato dovrà essere scongelato a cura della madre prima del trasporto al nido. Non è possibile ricongelare il latte una volta scongelato e lo stesso dovrà essere consumato entro 24 ore.

Il latte materno va scongelato lentamente in frigorifero (necessarie 8-12 ore per scongelarlo completamente) oppure mettendo il contenitore ancora sigillato in acqua corrente a temperatura moderata o a bagnomaria.

Non scongelare mai il latte materno sulla fiamma diretta o con il microonde.

Durante il trasporto utilizzare una borsa termica con piastra refrigerante.

Tutto il materiale utilizzato deve essere lavato avendo cura di rimuovere i residui di latte e poi sterilizzato (vedi sezione "Come sterilizzare il materiale utilizzato dopo averlo lavato?").

  • sciacquare con acqua corrente fredda;
  • lavare con acqua calda saponata aiutandosi con un apposito spazzolino per rimuovere i residui di latte;
  • risciacquare con acqua corrente calda.

Metodo a caldo

  • 10 minuti nel cestello a vapore della pentola a pressione;
  • 20 minuti di bollitura nella pentola normale a coperchio chiuso calcolando il tempo da quando l’acqua raggiunge i 100°, avendo cura di immergere le parti in vetro quando l’acqua è ancora fredda e le parti in gomma quando l’acqua inizia a bollire;
  • in appositi sterilizzatori elettrici che agiscono erogando vapore acqueo.

Metodo a freddo

  • uso di appositi disinfettanti liquidi o in compresse effervescenti acquistati in farmacia o sanitarie e da sciogliere in acqua fredda secondo le proporzioni indicate sulla confezione del prodotto.

Il biberon deve essere provvisto di un’etichetta su cui deve essere riportato:

  • cognome e nome del bambino;
  • data di consegna;
  • tettarella da usare per la poppata, in apposito contenitore, con l’etichetta riportante il nome del bambino;
  • per la somministrazione del latte, su richiesta dei genitori, potranno essere utilizzati un piccolo bicchiere o una tazza o un cucchiaino al posto del biberon, che dovranno essere consegnati in appositi contenitori con etichetta riportante il nome del bambino.
 

Indicazioni operative per gli operatori del nido

Una volta che l’operatore accetta il contenitore del latte materno ne diventa responsabile. Il latte consegnato deve essere utilizzato in giornata.

Dopo il lavaggio accurato delle mani, verifico che:

  • il latte sia contenuto in una borsa termica integra e chiusa, con piastra refrigerante;
  • i contenitori del latte siano correttamente chiusi;
  • il numero dei biberon consegnati corrisponda al numero dei pasti predefiniti;
  • le tettarelle siano riposte correttamente in contenitori chiusi e corrispondenti al numero di biberon consegnati.

Verificato quanto sopra riportato:

  • prendo in consegna il latte materno contenuto in un biberon, a cui applico un’etichetta adesiva con il nome del bambino, firmata dalla madre, dal padre o da chi accompagna solitamente il bambino, ponendola a cavaliere in parte sul coperchio e in parte sul biberon in modo da sigillarlo;
  • ripongo i contenitori del latte ricevuti immediatamente in frigorifero alla temperatura di +4°C, evitando la promiscuità con altri prodotti già presenti al suo interno.

È importante che l’operatore incaricato, prima di ricevere in consegna i contenitori di latte, provveda a:

  • contare il numero dei pasti e dei bambini che si alimenteranno con latte materno per stabilire a priori lo spazio necessario ed evitare di improvvisare la sistemazione dei contenitori accettati;
  • identificare preferibilmente un settore dedicato del frigorifero, che non preveda promiscuità soprattutto con derrate alimentari sfuse ed in cui il prodotto sia in posizione stabile e facilmente identificabile oppure conservare i biberon in apposito contenitore di plastica chiuso, nettamente separato dagli altri alimenti;
  • verificare il corretto funzionamento del termostato del frigorifero e del sistema di rilevazione della temperatura.

Dopo il lavaggio accurato delle mani:

  • preleva il biberon dal frigorifero;
  • verifica che l’etichetta attaccata al coperchio e al biberon corrispondente al lattante, risulti integra, come era al momento della consegna.
    La presenza di rotture ingiustificate o segni di manomissione comporta la non somministrazione del latte e la necessità di contattare la madre per concordare il comportamento alternativo da adottare;
  • sostituisce il tappo di chiusura del biberon con la corrispondente tettarella;
  • utilizza uno scalda-biberon impostato alla temperatura di 37°C per portare il latte alla temperatura ottimale per il consumo oppure pone il biberon ben chiuso sotto un getto di acqua calda corrente, agitandolo leggermente per uniformarne il contenuto;
  • il latte eventualmente rimasto dopo la poppata deve essere eliminato;
  • al termine della poppata il biberon e la tettarella vanno lavati con detergente per stoviglie e riconsegnati al genitore;
  • identificare contenitori individuali in cui riporre il materiale utilizzato.
 

Indicazioni per la sicurezza, approfondimenti

Dal momento in cui viene spremuto il latte nel contenitore fino al momento della consegna all’operatore del Nido la responsabilità è in capo alla madre.

Tale responsabilità viene sottoscritta sul modulo di Richiesta per l’autorizzazione alla somministrazione di latte materno, che deve essere compilata dalla madre e consegnata alla Coordinatrice dell’Asilo Nido, informando contestualmente il responsabile di cucina.

Dal momento che l’operatore del nido accetta il contenitore, l’assunzione di responsabilità è in capo al Nido.

Si ricorda che nel Manuale di Autocontrollo della refezione scolastica deve essere riportata la procedura per la corretta prassi igienico-sanitaria di conservazione e somministrazione del latte materno.

  • L’alimentazione nell’asilo nido per crescere in salute- Ulss 20 Verona;
  • Allattamento al seno e uso del latte materno/umano – Position Statement 2015 Società Italiana Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP), Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP) e Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP);
  • Allattare al seno un investimento per la vita_Ministero Salute 2019.pdf;
  • Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica 2021;
  • Allattamento- FAQ - Corretta alimentazione ed educazione nutrizionale nella prima infanzia.
Ultimo aggiornamento: 23/10/2023
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