Ogni anno, fino al 50% di cibo commestibile viene sprecato nelle case degli europei, nei supermercati e ristoranti e lungo la catena di approvvigionamento alimentare.
79 milioni di cittadini UE vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari.
Il Parlamento Europeo ha chiesto misure urgenti per dimezzare entro il 2025 gli sprechi alimentari e per migliorare l'accesso al cibo per i cittadini più vulnerabili, sottolineando l'importanza di promuovere l'idea di utilizzare il cibo in modo sostenibile.
Attualmente gli sprechi attuali nell'UE-27 consistono in 89 milioni di tonnellate all'anno (vale a dire 179 kg pro-capite) con una proiezione per il 2020, se non s'interviene, di 126 milioni di tonnellate (un aumento del 40%)
Le responsabilità per i rifiuti alimentari sono da imputarsi a:
Lo spreco maggiore avviene dunque nei frigo di casa: compriamo in eccesso e buttiamo; soprattutto pane che vogliamo sempre fresco e poi frutta, verdura. Anche sui campi però frutta e ortaggi spesso non vengono neanche raccolti.
Prima di fare la spesa, è opportuno calcolare bene i quantitativi di alimenti deperibili (in particolare, frutta, verdura, pane, latticini) di cui si ha bisogno cosicché vengano scongiurati sprechi successivi. Conviene comprare frutta e verdura di stagione e di origine locale: si spende meno e la qualità è migliore.
Il Termine Minimo di Conservazione viene indicato sulle confezioni con la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro" seguita dal GIORNO/MESE per la conservabilità inferiore a 3 mesi, MESE/ANNO tra 3 e 18 mesi, solo ANNO per più di 18 mesi. Il TMC è la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione. Un alimento che ha superato il TMC non è scaduto. Indicazioni di consumo e utilizzo consigliate dopo il termine minimo di conservazione.
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