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Prima infanzia. È importante allattare al seno durante il divezzamento?

Il latte materno garantisce una nutrizione ideale, una crescita sana e uno sviluppo ottimale. Inoltre, offre al bambino benefici a medio e lungo termine e alla madre effetti favorevoli sullo stato di salute.

Il latte materno come componente “lattea” dell’alimentazione diversificata che inizia con il divezzamento offre in particolare i seguenti benefici:

Per il bambino:
  • un ruolo protettivo contro le infezioni gastrointestinali e respiratorie e la morte in culla (SIDS o sudden infant death syndrome),
  • la riduzione dell’incidenza di alcuni tumori pediatrici (in particolare linfomi e leucemie),
  • la riduzione del rischio futuro di obesità, di diabete tipo 2, di malattie cardiovascolari,
  • un effetto positivo sullo sviluppo neuro-cognitivo associato alla durata dell’allattamento al seno
Per la madre:
  • la riduzione del rischio di cancro al seno e all’ovaio e del diabete mellito di tipo 2;
  • una maggiore capacità in età senile di far fronte all’osteoporosi e alle sue complicanze perché l’apparato scheletrico si è “abituato” al rilascio di calcio durante il periodo dell’allattamento;
  • una opportunità per ritornare più velocemente al peso precedente alla gravidanza, considerando la spesa energetica necessaria per la produzione di latte.

Per molte donne la ripresa dell’attività lavorativa rappresenta un ostacolo all’allattamento e la causa della sua interruzione. Pertanto è opportuno organizzare nei luoghi di lavoro asili-nido con spazi adeguati da destinare a tale pratica per prolungarne la durata.

Il Ministero della Salute ritiene necessario incoraggiare e sostenere le mamme a continuare ad allattare durante il divezzamento e comunque fino a quando lo desiderano, anche dopo il primo anno di vita del bambino.

A cura del Ministero della Salute

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