CASI DI INTOSSICAZIONE DA CHLOROPHYLLUM MOLYBDITES
Casi di intossicazione da funghi Chlorophyllum molybdites, fortemente confondibile con Macrolepiota procera (Mazza di tamburo o cappiddini). Nota Ministero della Salute 39416 del 26/10/2021 - scarica (pdf 0,2Mb).
Il servizio di consulenza Micologica è attivo dal 1° agosto al 30 novembre 2021, tutti i lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 in via del Capitel n. 22 Verona - stanza riunioni, previo appuntamento telefonico.
Contatti: 331 1724425 - 335 7909314
Per la raccolta di funghi epigei spontanei è necessario avere il titolo per la raccolta accompagnato da documento di identità in corso di validità.
Maggiori informazioni Link esternoNon consumare funghi che non siano stati controllati da un micologo professionista, unica figura che può garantire la commestibilità dei funghi raccolti. Diffidare dei cosiddetti "esperti".
Prima di controllare il raccolto, il Micologo deve necessariamente essere informato della provenienza e la salubrità del luogo di raccolta. I funghi ritenuti non commestibili perché alterati, ammuffiti, eccessivamente maturi, privi di parti essenziali al loro riconoscimento o comunque non idonei al consumo secondo il giudizio del micologo vengono immediatamente scartati.
Si ricorda che non esistono metodi, reagenti, ricette, ortaggi, metalli od altri sistemi della tradizione popolare in grado di stabilire se un fungo è buono da mangiare o è velenoso.
L'unico metodo sicuro per stabilire se un fungo si può consumare tranquillamente è quello di saperlo identificare in base alle caratteristiche morfobotaniche come appartenente a specie di comprovata commestibilità.
La strategia migliore è quella di farlo vedere all'unico esperto in possesso della necessaria professionalità, il micologo.
La raccolta dei funghi è una passione spesso improvvisata. Non fidarti delle tua esperienza, prima di consumarli fai controllare i funghi da un micologo professionista!